L’Autorità Nazionale Anticorruzione, con delibera n. 31 del 30 Gennaio 2025, ha introdotto un aggiornamento al Piano Nazionale Anticorruzione 2022, che intende essere una guida per la strutturazione e la compilazione del Piano integrato di attività e organizzazione (PIAO) e per l’autovalutazione del Piano stesso. In particolare con l’aggiornamento del PNA, ANAC:
- fornisce indicazioni operative per i comuni con popolazione al di sotto dei 5000 abitanti e con meno di 50 dipendenti;
- fornisce precisazioni e suggerimenti che tengono conto dei rischi di corruzione ricorrenti nelle piccole amministrazioni comunali;
- individua gli strumenti di prevenzione della corruzione da adattare alla realtà di ogni organizzazione, consentendo di massimizzare l’uso delle risorse a disposizione per perseguire più agevolmente i rispettivi obiettivi strategici e migliorare complessivamente la qualità dell’azione amministrativa;
- fornisce delle linee di indirizzo per l’individuazione delle misure generali di prevenzione da inserire nella sezione “Rischi corruttivi e trasparenza”.
Con riguardo a quest’ultimo punto, al fine di aiutare i RPCT nella programmazione delle misure generali trasversali a tutte le aree di rischio, che devono essere obbligatoriamente previste nella sezione “Rischi corruttivi e trasparenza”, l’Autorità ha elaborato un’apposita scheda denominata “Misure Generali” quale allegato (Allegato 2) alla delibera, che contiene un’elencazione di tali strumenti di prevenzione.
In una prospettiva di semplificazione e alleggerimento degli oneri amministrativi l’Autorità ha valutato di prevedere per i piccoli comuni con meno di 5000 abitanti e 50 dipendenti solo le seguenti misure di carattere generale obbligatorie:
- codice di comportamento dei dipendenti;
- autorizzazioni allo svolgimento di incarichi d’ufficio, attività ed incarichi extra-istituzionali;
- misure di disciplina del conflitto d’interesse;
- formazione sui temi dell’etica e della legalità e sulla contrattualistica pubblica;
- tutela del whistleblower;
- misure alternative alla rotazione ordinaria;
- inconferibilità/incompatibilità per funzioni dirigenziali o ad esse equiparabili;
- patti di integrità;
- divieto di pantouflage;
- monitoraggio dei tempi procedimentali;
- Responsabile dell’Anagrafe per la Stazione Appaltante;
- commissioni di gara e concorso;
- rotazione straordinaria.
Per ognuna delle misure generali i RPCT devono indicare:
- stato/fasi/tempi di attuazione;
- indicatori di attuazione;
- responsabile/struttura responsabile.
A supporto del RPCT, per la corretta attuazione della misura della inconferibilità/incompatibilità, l’Autorità ha elaborato una tabella sinottica che riporta gli specifici divieti previsti dal d.lgs. n. 39/2013 per i comuni con popolazione inferiore ai 15.000 abitanti per titolari di incarico amministrativo di vertice e titolari di incarichi dirigenziali.
Con riguardo alla trasparenza, ANAC rammenta come tale misura abbia assunto una valenza chiave per prevenire e contrastare la corruzione e la cattiva amministrazione. L’applicazione di tale misura deve essere disciplinata e programmata all’interno della sezione “Rischi corruttivi e trasparenza” del PIAO, in una apposita sottosezione nella quale sono organizzati i flussi informativi necessari a garantire l’individuazione/elaborazione, la trasmissione e pubblicazione dei dati. Per supportare l’elaborazione di tale sottosezione da parte dei piccoli comuni l’Autorità ha predisposto un file excel sostitutivo per tali enti dell’allegato 1 della delibera ANAC n. 1310/2016, che elenca tutti gli obblighi di pubblicazione applicabili ai comuni con meno di 5000 e 15.000 abitanti, secondo le indicazioni date nel tempo da ANAC nei vari PNA e relativi aggiornamenti.
Contributo a cura della dott.ssa Martina Pan